venerdì 29 luglio 2016

Una storia emblematica

Intelligenza vorrebbe che prima si legga e poi si commenti.
La realtà purtroppo dimostra che generalmente succede l'opposto (soprattutto quando il non leggere lascia porte aperte a populismi e razzismi... permettendo poi di dire ipocritamente "ma io non sapevo"...).

Come emblematicamente dimostra questa storia.

Saluti,

Mauro.

1 commento:

  1. E dov'è la novità? Basta guardare quanti su FB, condividono i post di personaggi famosi che vengono dati per morti, oppure quelli che condividono i vari annunci di trasformazione di FB a pagamento, per rendersi conto che dietro a commenti e condivisioni, il più delle volte c'è la completa assenza di neuroni.
    Un paio di esempi: a intervalli regolari, compare un post di cui si chiede la condivisione: è sulla "Giornata Mondiale per le persone affette da deficit dell'attenzione". Innocuo, in fondo. Peccato che la suddetta giornata non esista... ma tutti a condividere, senza neanche prendersi la briga di andare a fondo.
    Esempio molto recente, è quello di un post in cui si invitano coloro che vedono un cane abbandonato in autostrada, a chiamare un numero di cellulare. Bufala, purtroppo.
    E, in merito alla superficialità, proprio alla fine del mese scorso, ho deciso di eliminare dalle mie "amicizie" tutti coloro che condividono/commentano post, senza controllare.

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