sabato 9 giugno 2012

Spagna... ops, volevo dire faccia, di bronzo

Non è l'Italia del catenaccio

Detto da chi (Spagna per bocca di Xavi) ha vinto un europeo e un mondiale grazie a un catenaccio che avrebbe fatto impallidire anche Nereo Rocco, mentre l'Italia (almeno come nazionale) le volte che ha usato il catenaccio ha fatto solo figuracce e quando ha vinto, ha vinto giocando e attaccando (aver sempre subito pochi gol per aver avuto sempre grandi portieri non è catenaccio, bimbi)... dimostra una faccia di tolla degna del miglior ipocrita.

Ma il boom sportivo spagnolo si accompagna bene al boom economico spagnolo degli ultimi anni. Anche come ipocrisia.
E come il secondo è scoppiato, scoppierà anche il primo.

Saluti,

Mauro.

2 commenti:

  1. Ma non hanno ancora commentato?Neanche per bruciare l'eretico?
    L'Italia era così stanca ma proprio stanca che voleva far sapere quanto era stanca,il giorno della finale.
    A buon intenditore,sono stati istruiti gli azzorri,o li ha messi in ordine il Capitano,che perdere per 1-0
    o 2-0 (2-1,poi, da brivido macchèvisietemessintesta)era da scemi,soprattutto potendo rischiare di vincere che poi ci radiavano per sempre.Replay, made in USA,ricordi?
    Meglio una sconfitta plateale.
    Consolati, il mondo reale e quello del calcio insistono su binari paralleli benchè disassati, ma in entrambi le cose non sono mai quello che sembrano.Ce la danno da bere,anche con le crisi.
    ciao francesco

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  2. Caro Francesco, forse leggere le date ti avrebbe aiutato a non scrivere un commento assurdo.

    Sia il mio articolo, sia la dichiarazione di Xavi sono stati scritti ben prima della finale di Kiev.

    E l'europeo a cui mi riferisco è quello del 2008, visto che quello del 2012 era ben lungi dall'essere finito.

    E nessuno ha commentato, solo perché ho semplicemente scritto una verità plateale.

    Saluti,

    Mauro.

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