mercoledì 9 maggio 2012

Dove sono le stelle?

Dopo la tornata di elezioni amministrative di domenica scorsa, in giro non si legge altro che del "trionfo" del Movimento 5 Stelle, cioè dei cosiddetti grillini.

E dove sta 'sto trionfo?

Sinceramente, per un movimento che si sta formando e organizzando da svariati anni, che può contare sull'onda portante dell'odio verso la casta e la politica "classica", che può sfruttare la vera o presunta concolpa dei partiti nell'attuale crisi, che solletica l'anima qualunquistica dell'elettore, che può sfruttare la ribalta internettistica del suo leader, ecc., ecc... insomma, per un movimento che ha tutte le armi (lecite e illecite) per sfondare veramente dovunque... l'ottenere un sindaco in un paesino veneto, un paio di ballottaggi qua e là e tanti schiaffoni quasi dappertutto (date le premesse di cui sopra, arrivare al massimo al 10-13% in un paio città a casa mia non è aver successo, bensì è prendere sonori schiaffoni)... lo chiamate trionfo?

È vero che la politica è il luogo dove chi vince, vince e dove chi perde... vince pure... però sinceramente quella del Movimento 5 Stelle - date le premesse di cui sopra - a me sembra più una disfatta che un trionfo.

Va beh, ve lo concedo... non una disfatta, ma un'onorevole sconfitta.

Saluti,

Mauro.

3 commenti:

  1. Sono d'accordo, questi spariranno come sono spariti i rottamatori, i girotondi e il popolo viola.

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  2. Può darsi, lo penso anch'io.

    Il punto è nonostante i titoloni, rispetto a quello che avrebbero potuto ottenre, a questa tornata hanno perso, non vinto.

    P.S.:
    Sono graditi commenti firmati :-)

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  3. Io non sono a favore o contro il M5S, però... Tu scrivi "svariati anni" e tecnicamente è vero, tuttavia il M5S è nato nell'ottobre del 2009 e a me non sembra poi così tanto. Certo, Grillo non è uno che si nasconde ma io non ho mai visto politici essere eletti stando dietro una telecamera. Parli di qualunquismo e io penso, invece, sia identificazione. Io, per esempio, approvo e condivido totalmente, l'idea che i politici, siano da ritenersi dipendenti del popolo e come tali debbano rendere conto al popolo di quello che fanno (e spendono). Sicuramente il successo del M5S non è così eclatante come hanno scritto tanti giornalisti, però non è da sottovalutare! Per fortuna o no? Ai posteri...

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