giovedì 30 giugno 2011

Non solo Napoli

Foto presa (purtroppo alle 10 sera, per questo i colori) in una strada pedonale in una ricca cittadina bavarese (Germania):


Per tutti quelli che dicono (dopo esserci stati due giorni come turisti e pretendendo di saperne di più di chi ci vive da 15 anni) che "la Germania sì che è pulita, da loro sì che dovremmo imparare".

Saluti,

Mauro.

mercoledì 29 giugno 2011

La relatività delle dimensioni

Talvolta anche noi fisici rimaniamo scioccati da come il concetto di relatività si presenti in situazioni terra terra.

Io sono alto 1,75. Quindi nella media in Italia, un po' al di sotto ma neanche tanto qui in Germania.
Eppure oggi mi sono sentito al tempo stesso un nano e un gigante.
A un incontro di lavoro mi sono ritrovato in mezzo a un collega olandese e a un possibile fornitore giapponese.

Bene, all'olandese non arrivavo neanche alla spalla e il giapponese non arrivava neanche alla spalla a me.
Dobbiamo essere stati proprio un bel quadretto. Peccato nessuno ci abbia fotografato :-)

Saluti,

Mauro.

lunedì 27 giugno 2011

Evoluzione di un volo

Martedì (ormai vi annoierà leggerlo :-) ) ero a Berlino. Sul volo di ritorno (Berlino-Düsseldorf) mi sono divertito a scattare una sequenza di fotografie dal finestrino. La qualità è quella che è... del resto con un telefonino e con i vetri degli aerei non ci si può aspettare chissà cosa, ma in fondo non sono male (tranne l'ultima sono tutte prese con la stessa angolazione).

Ore 19:50

Ore 19:54

Ore 19:57

Ore 19:59

 Ore 20:20

 Ore 20:21

 Ore 20:22

 Ore 20:25

 Ore 20:27

 Ore 20:30

 Ore 20:31

Ore 20:41

Saluti,

Mauro.

venerdì 24 giugno 2011

La cucina è un'opinione

Come avrete capito dal mio intervento di ieri, martedì ero a Berlino per lavoro.
Nella pausa pranzo vado con i colleghi alla locale mensa Siemens (le mense cerco il più possibile di evitarle, ma non sempre è possibile...).
Arrivato il mio turno vedo le Maultaschen (piatto tipico della zona di Stoccarda) e le chiedo.
La persona al banco mi guarda strano e mi dice: "Intende i Cannelloni?".

Per chi non lo sapesse, queste sono le Maultaschen:


E questi i Cannelloni:


D'accordo che una mensa non è un ristorante a cinque stelle... ma anche in una mensa si dovrebbe sapere ciò che si offre...

Saluti,

Mauro.

giovedì 23 giugno 2011

Uccelli a Berlino

Guardate chi si era accomodato al mio tavolo martedì sera in un locale a Berlino sulla Alte Potsdamer Straße:


Saluti,

Mauro.

lunedì 20 giugno 2011

Percentuali "bulgare"

I recenti referenda si sono conclusi con percentuali "bulgare" (forse in futuro i bulgari le chiameranno percentuali "italiane" ;-) ).

Interessante l'opinione espressa oggi al proposito da Giuseppe De Rita (presidente del CENSIS) in un editoriale in prima pagina sul Corriere della Sera: "La trappola della semplicità".

Meditate, gente, meditate.

Saluti,

Mauro.

domenica 19 giugno 2011

martedì 14 giugno 2011

E intanto il Belgio...

...ha raggiunto i 365 giorni (sì, un anno) senza governo.

Complimenti!

Saluti,

Mauro.

lunedì 13 giugno 2011

Comunque...

...come previsto in tutti i quesiti ha trionfato il sì, ma quello sul nucleare ha avuto la più alta percentuale di no.

Forse una piccola speranza per il futuro energetico del paese esiste ancora.

Saluti,

Mauro.

Ho perso

Ma sono contento lo stesso.

Il referendum per me più importante, quello sul nucleare, ha raggiunto il quorum.
Il che automaticamente significa che gli italiani - di nuovo e incoscientemente, senza pensare al futuro, ai propri figli e nipoti - hanno scelto di rifiutare il nucleare.

Ma sono contento lo stesso.
Primo perché una votazione - qualunque significato abbia - preferisco perderla che sabotarla.
Secondo perché il voto non è solo un diritto, ma soprattutto un dovere civico. E dover annullare un voto per l'astensionismo è una sconfitta per la democrazia e per l'intelligenza.

Saluti,

Mauro.

sabato 11 giugno 2011

Chiariamo una cosa

Un paio di settimane fa si è votato per le elezioni amministrative. Tra cui quelle di alcune città estremamente importanti come Milano, Torino, Bologna e Napoli.
Domani e dopodomani si voterà per dei referenda su temi non proprio da sottovalutare.

Ma tutti fanno in modo di fraintendere tutto.

Le amministrative sono, appunto, amministrative: esse decidono su chi e come (si) deve amministrare città, province o regioni. Non decidono sulla politica di una nazione.
I referenda sono domande su temi ben precisi, non sulla politica complessiva di un governo o di un parlamento (e quindi di una nazione).

Però entrambe ci vengono vendute come una decisione sul pro o contro il governo Berlusconi.

No! Non lo sono! Né le amministrative, né i referenda.

Ve lo dico da uomo di sinistra, di sinistra vera: se noi italiani non siamo in grado di mandare a casa Berlusconi quando si va a votare per il Parlamento... allora ci meritiamo semplicemente che ci governi lui.
Cercare di farlo cadere tramite amministrative o referenda, quando non si è stati capaci di metterlo in difficoltà alle politiche, dimostra solo che noi sinistra non siamo in grado di governare. Punto.

Saluti,

Mauro.

venerdì 10 giugno 2011

Trenta anni fa

Trenta anni fa, il 10 giugno 1981, l'Italia è cambiata.
Trenta anni fa, il 10 giugno 1981, la televisione italiana è cambiata. E ha cambiato l'Italia.

Quel giorno, quando Alfredino Rampi cadde nel pozzo a Vermicino, siamo diventati tutti voyeur.

Da quel giorno le tragedie non sono più né tragedie né semplici notizie. Sono spettacolo.

Saluti,

Mauro.

Teutonica igiene

In un palazzo di uffici della Siemens (l'azienda per cui lavoro) nei bagni ho visto questo cartello:


La frase dice: "Si prega di non dimenticare lo sciacquone!".

In quel palazzo siedono solo ingegneri e managers. E cartelli analoghi si trovano in moltissime aziende, ristoranti, alberghi, stazioni di servizio, ecc.

Mi chiedo come si comportino i tedeschi quando vanno in bagno a casa propria.

Saluti,

Mauro.

giovedì 9 giugno 2011

Così dovrebbe essere condivisa la scienza

Le National Academies statunitensi (National Academy of Science, National Academy of Engineering, Institute of Medicine e National Research Council) hanno preso una decisione oserei dire rivoluzionaria, ma che riporta a quello che dovrebbe essere il vero spirito della scienza, della sua distribuzione e condivisione.

Cosa hanno fatto? Semplicemente, tutti i libri da loro pubblicati anche in forma elettronica (PDF) sono da subito scaricabili gratuitamente e integralmente da chiunque abbia accesso al web. Senza limitazioni e senza spese.

Tutte le istituzioni scientifiche mondiali dovrebbero seguire l'esempio.

Per coloro che ne vogliano approfittare, basta andare sul sito della National Academies Press.

Buon divertimento e buona scienza a tutti!

Saluti,

Mauro.

mercoledì 8 giugno 2011

Chiare, fresche, dolci acque

No, non voglio parlarvi dei referenda sull'acqua pubblica.

Voglio parlarvi delle acque minerali in Germania.

Io bevo solo acqua non gassata, per gusto personale quella gassata non mi piace. Fino a qualche anno fa qui in Germania ero costretto a comprarmi acque italiane o francesi (o a bere acqua del rubinetto), perché le acque tedesche erano TUTTE gassate. Non esisteva una marca tedesca naturale, liscia.

Da un paio d'anni i produttori tedeschi hanno scoperto questo mercato (anche se a dominare rimangono francesi e italiani), ma c'è qualcosa che non quadra.
Avete presente quando prendete un'acqua gassata, la fate svaporare per liberarla dall'anidride carbonica e poi la bevete? Avete presente quel retrogusto un po' strano che rimane (rimane perché dentro la bottiglia è rimasto troppo poco gas per rendere l'acqua frizzante, ma abbastanza per modificarne il gusto)?

Ecco quello è il gusto delle acque tedesche non gassate. Boh.

Saluti,

Mauro.

lunedì 6 giugno 2011

Va dove ti porta il quorum

Grazie al "Fatto Quotidiano" una piccola storia grafica dei referenda in Italia: Successi e insuccessi

Io per ora non commento, ma si notano un paio di cosine interessanti. Aspetto prima i vostri, di commenti...


Saluti,

Mauro.

domenica 5 giugno 2011

Sì e no e neuroni all'ammasso

Io mi sto incazzando. Mi sto incazzando veramente.

Su cosa? Perché? Ma per i referenda, per la miseria. A parte tutta la disinformazione (soprattutto le menzogne in malafede dei cosiddetti ambientalisti sul nucleare) perpetrata da tutte le parti in campo... c'è una cosa che - nonostante la disinformazione - dovrebbe essere chiara e palese a tutti. E invece no. Invece la maggioranza della gente ci casca. O forse ci vuole cascare, visto che è più comodo farsi indottrinare che pensare con i propri neuroni.

Il 12 e 13 giugno si dovranno dare risposte a quattro domande. Quattro domande che richiedono ciascuna un sì o un no.
Cosa fa in questi casi una persona cosciente e almeno parzialmente sana di mente?
Prende il quesito numero 1, lo legge e decide se votare sì o no (o lasciare scheda bianca).
Poi prende il quesito numero 2 e ripete la stessa procedura.
Poi il quesito numero 3 e idem.
Infine fa lo stesso col quesito numero 4.
Poi imbuca le schede e se torna a casa, o al lavoro o va a farsi un giro.

Con questa procedura - l'unica degna di una persona non demente - si potranno verificare cinque possibili combinazioni di voti (nell'ipotesi che non si lasci scheda bianca, se no le combinazioni sono molte di più, ma dato che qui conta il principio, non voglio allungare quest'intervento a dismisura):
1) 4 sì
2) 3 sì e 1 no
3) 2 sì e 2 no
4) 1 sì e 3 no
5) 4 no

Però cosa si vede/sente in giro? Che la gente è convinta che esistano solo le possibilità 1) e 5). Che la 2), la 3) e la 4) siano impossibili, quasi legalmente vietate!
E lo si sente anche da coloro che cercano di essere equilibrati e non votano "sì" o "no" a priori.

Sveglia, deficenti! Ogni quesito è indipendente dagli altri! Se al primo votate sì (o no), non siete obbligati a votare sì (o no) anche agli altri.
Leggete i quesiti, ragionate con la vostra testa (sempre che ne abbiate una) su ogni singolo quesito indipendentemente! Dopo aver votato per un quesito, prima di passare agli altri, dimenticatevi cosa avete votato nel precedente.

Io, per esempio, ho votato 3 sì e 1 no (da italiano all'estero ho votato prima, per posta). E non ho commesso nessun reato facendolo.
E nessun servizio segreto è venuto a cercarmi per farmi fuori. Finora, almeno.

Saluti,

Mauro.

mercoledì 1 giugno 2011

Casino nucleare

Noi italiani all'estero stiamo votando ora per posta per i referenda del 12-13 giugno prossimi.
Dovendo il nostro voto pervenire entro il 9 giugno ai vari consolati, a noi tutti (disservizi delle poste dei vari paesi in cui viviamo permettendo) sono già state recapitate le schede elettorali.
Il problema è che il governo ha parzialmente modificato il testo della legge sul nucleare (referendum numero 3) molto di recente. A schede già stampate.
La Consulta ha dichiarato il referendum comunque ammissibile. Fin qua nessun problema. Per gli italiani in Italia si possono ancora ristampare o correggere le schede.
Ma per noi italiani all'estero? Noi abbiamo votato o stiamo votando pro o contro un testo di legge che non esiste più nella forma da noi votata.
È valido a questo punto il nostro voto?

Saluti,

Mauro.